Deo Optimo Maximo , “a Dio, Supremamente Buono, Supremamente Grande”, è la terza parte del motto presente sul logo della Società degli Ignaziani.
Questa frase antica, già in uso nei primi secoli di esistenza della Chiesa, per gli Ignaziani assume il significato non solo che tutti i nostri pensieri, le nostre parole, ed azioni siano diretti “a Dio, Supremamente Buono, Supremamente Grande” ma anche che combattiamo “con [il nostro] massimo per il Dio Supremamente Buono”. La Società degli Ignaziani formula la frase in inglese come “our utmost for His Highest”, il nostro Massimo per l’Alto dei Cieli.
Questa frase fu originariamente coniata dal predicatore Cristiano, Oswald Chambers, che commentava le parole di San Paolo, “secondo la mia ardente attesa e la speranza che in nulla rimarro’ deluso, ma che anche adesso io possa onorare Cristo nella mia persona da un coraggio senza paura”. (Filippesi 1:20)
“La mia ardente ambizione e speranza che in nulla rimarro’ deluso.” Ci sentiremo tutti molto vergognosi se non cederemo a Gesù sul punto in cui ci ha chiesto di cederGli. Paolo dice, “la mia determinazione è di fare il mio massimo per l’Alto dei Cieli.”
“Farlo è una questione di volontà, non di discussioni o ragionamenti, ma di cedere alla volontà, un abbandono assoluto e irrevocabile su questo punto. Un’eccessiva considerazione verso noi stessi è la cosa che ci trattiene da quella decisione, anche se dichiariamo che stiamo considerando gli altri. Quando consideriamo cosa costerà agli altri la nostra obbedienza alla chiamata di Gesù, diciamo a Dio che non sa cosa significherà la nostra obbedienza.
“Rimani al punto; Lui sa. Escludi ogni altra considerazione e mantieni te stesso davanti a Dio per questa cosa soltanto—“Il Mio Massimo per l’Alto dei Cieli.” Sono determinato ad essere assolutamente e interamente per Lui e per Lui soltanto. Il mio essere Imperterriti per la Sua Santità. “Se questo significa vivere o morire, non importa!” (Filippesi 1:21).
“Paolo è determinato che nulla potrà distoglierlo dal fare esattamente quello che Dio vuole. L’ordine di Dio deve far fronte ad una crisi nelle nostre vite perché noi non diamo ascolto ai modi gentili. Egli ci porta nel luogo in cui ci chiede di essere il massimo per Lui, e cominciamo a discutere; in seguito provoca una crisi provvidenziale in cui dobbiamo decidere —a favore o contro, e a partire da quel momento la “Grande Spaccatura” comincia. Se la crisi è giunta a te in qualche modo, arrenditi alla Sua volontà in modo assoluto e irrevocabile.” (Oswald Chambers, My Utmost for His Highest)
È un motto che deriva dal comandamento più grandioso, “Amerai dunque il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore e con tutta la tua anima e con tutta la tua mente e con tutta la tua forza” (Marco 12:30).
Un amore che nasce dal Calvario. Perché infatti, dopo aver guardato il Cristo Crocifisso, non potremmo dare il nostro massimo per l’Altissimo?