Per la Società degli Ignaziani “la Liturgia è la prima priorità: tutto il resto viene dopo” (Benedetto XVI) perché “la Chiesa si rialza e cade con la Liturgia” /Benedetto XVI)
La liturgia sacra (la recitazione del Sacro Sacrificio della Messa, i sacramenti, Sacramentali, e il Divinum Officium) è lo strumento attraverso il quale la Chiesa onora la Santa Trinità e permette la salvezza delle anime degli uomini.
“Quando declina l’adorazione della divina Trinità, quando la fede non appare più nella sua completezza nella liturgia della Chiesa, quando le parole dell’uomo, i suoi pensieri, le sue intenzioni lo soffocano, allora la fede avrà perso il posto in cui si esprime e in cui dimora. Per questa ragione, la vera celebrazione della Liturgia Sacra è il centro di ogni rinnovo della Chiesa qualunque sia.” (Papa Benedetto XVI)
Nella Messa tradizionale in latino e nella liturgia, i Cattolici trovano questa incarnazione del Cattolicesimo in tutto il suo splendore resa possibile da due millenni di anni di artigianato divinamente assistito fatto dagli uomini di Dio.
La Liturgia Tradizionale in Latino: l’incarnazione del Cattolicesimo
È la prima priorità perché la liturgia tradizionale è il posto par excellence dove appaiono davanti agli occhi, all’immaginazione, alla memoria e ai cuori dei Cattolici duemila anni di Verità Cattolica.
Qui nella purezza e trasparenza immacolate, senza esperienza di errore, prive di ambiguità vi è l’applicazione dell’assioma Cattolico: lex orandi, lex credendi, lex vivendi. Si, in effetti, il modo in cui preghiamo riflette ciò che riteniamo vero, e questo determina come viviamo.
Quindi la sacra liturgia deve essere lo specchio in cui possiamo vedere la riflessione completamente pura delle verità divine della Fede Cattolica, che ci educa su come porci in presenza di Dio, esortandoci con la sua etica drammatica, ispirandoci a vivere per l’Onore di Dio e la salvezza delle anime.
La Liturgia (la Messa, i sacramenti, sacramentali, il divinum officium) è il luogo per eccellenza, a fianco delle riflessioni dogmatiche del papato e dei concili, dove vengono preservate le verità del Cattolicesimo.
Lo spirito della liturgia tradizionale è lo spirito della Chiesa perché è l’espressione delle verità del Cattolicesimo nella loro integrità nel corso delle epoche, ispirata e preservata dall’assistenza dello Spirito Santo che agisce attraverso generazioni di Cattolici che hanno venerato la Sua azione nella Tradizione.
Praticamente, è dove i Cattolici imparano queste verità poiché per gran parte delle persone è l’unico luogo in cui entrano in contatto con loro. Poiché la conoscenza è la base del senso di identità, la liturgia è dove avvengono il rinnovo lungo una vita di questa conoscenza e la crescita di questa conoscenza.
La Liturgia è dove il Cattolico acquisisce un’identità radicalmente cattolica
Comunque, essere un Cristiano, un Cattolico, non è una pura questione di conoscenza; non è uno stato puramente psicologico, ma un’identità che influenza le radici profonde dell’intelligenza umana, della forza di volontà, dei sentimenti, degli affetti, e infine anche del suo corpo. E’ un’identità che implica un cambiamento e una trasformazione radicali.
La liturgia è la vera anima del Cattolicesimo perché non è un semplice insieme di cerimonie il cui scopo è psicologico. Non è un fenomeno in cui impariamo meramente, esprimiamo, sentiamo “religiosamente” per il beneficio della nostra comprensione, dei nostri sentimenti, delle nostre facoltà estetiche. No! Tutte queste idee, sentimenti, sono solo la punta dell’iceberg, le semplici increspature di superficie di un doppio movimento che si verificano in profondità nelle profondità dell’anima – un movimento che è cataclismico, profondo sradicamento e distruzione, illuminazione, rinnovo e rinvigorimento, fino alla trasformazione stessa dell’animo umano.
È nella liturgia (la Messa, i sacramenti, sacramentali, il divinum officium) che l’uomo diviene Cattolico nel suo essere. La liturgia è dove egli viene trasformato dal “vecchio uomo” radicalmente radicato nel “mondo” che è in ostilità con Cristo (Romani 1: 18-32) in una “nuova creatura” (2 Corinti 5:17), il Cristiano, il Cattolico che è membro del Corpo Mistico di Cristo. Fino alla salvezza eternamente immortale.
Perché la Messa e gli altri momenti della liturgia esistono nel piano provvidenziale di Dio di cambiarci, di salvarci dalla schiavitù di Satana e dalle forze demoniache presenti nell’universo e nelle profondità della nostra propria anima inserendo la nuova vita soprannaturale che chiamiamo “grazia santificante”.
È questo che ci unisce al Cristo Salvatore, divinizzandoci in figli di Dio con la capacità di un modo radicalmente nuovo di guardare alla realtà, alla recitazione, e – mistero stupendo – anche autorizzando il nostro corpo a vincere la morte e a vivere eternamente!
Il duplice obiettivo della Liturgia è l’adorazione di Dio nel modo in cui Dio ha rivelato che Egli vuole essere adorato e la salvezza del mondo è nella Gloria di Dio.
Questo è dovuto al fatto che la salvezza dalla dannazione eterna è possibile solo attraverso la Croce di Nostro Signore Gesù Cristo. Questo è il centro della storia, la realtà da cui dipende il destino eterno di ogni uomo. Ma la passione salvifica e la morte e la resurrezione del Dio-Uomo accaddero come evento storico 2,000 anni fa.
Di conseguenza, è necessario connetterci con loro, è vitale diventare, in un modo misterioso ma anche così reale, un “contemporaneo” di Cristo Salvatore per riconoscerLo come Signore e Salvatore della tua vita ed essere trasformato da Lui. Questo, secondo il piano provvidenziale di Dio, è possibile attraverso la liturgia sacra.
Attraverso le sue parole, simboli e cerimonie misticamente potenti. Soprattutto tramite i sacramenti (segni che effettivamente, realmente, comunicano le realtà che contengono).
In modo particolare tramite il Santo Sacrificio della Messa. E’ attraverso questa recitazione dell’auto immolazione del Dio-Uomo che l’anima dell’individuo viene radicalmente trasformata.
Dunque, è attraverso la liturgia (la recitazione dei sacramenti, i sacramentali, le preghiere e le cerimonie che le accompagnano) che il Cattolico acquisisce la sua identità Cattolica, non solo psicologicamente (perché impara totalmente cosa sia il Cattolicesimo) ma soprattutto perché la sua mente e il suo cuore sono radicalmente cambiati attraverso di essa.