La salvezza eterna delle anime!

LA RAGIONE SUPREMA: LA SALVEZZA ETERNA DELLE ANIME!

“A meno che le anime non si salvino, nulla è salvo.” (Arcivescovo Fulton J. Sheen)

Questo è lo scopo per cui siete stati chiamati qui. Chiamati, dico, anche se non vi ho chiamati per me, stranieri da terre lontane. Voi siete venuti e vi siete incontrati qui, in questo preciso momento temporale, per caso come potrebbe sembrare. Eppure non è cos. Credete piuttosto che è stato ordinato che noi, che sediamo qui, e nessun altro, dobbiamo ora trovare una soluzione ai pericoli del mondo.” (Elrond al Consiglio a Rivendell in J. R. R. Tolkien, Il Signore degli Anelli)

LA MISSIONE PIÙ URGENTE ED IMPORTANTE!

L’urgenza della salvezza delle anime dalla dannazione eterna per il compimento eterno è il motivo per cui la Chiesa esiste. L’urgenza fu dichiarata in primis da Nostro Signore Gesù Cristo:

“Un tale gli chiese, “Signore, sono pochi quelli che si salveranno?” Rispose, “Sforzatevi di entrare dalla porta stretta, perché molti, vi dico, cercheranno di entrarvi, ma non vi riusciranno. Quando il padrone di casa si alzerà e chiuderà la porta, rimasti fuori, comincerete a bussare alla porta dicendo, ‘Signore, aprici.’ Ma egli vi risponderà, ‘Non so da dove venite.’ E allora voi direte, ‘Abbiamo mangiato e bevuto in tua presenza e tu hai insegnato nelle nostre piazze.’ Ma egli dichiarerà, ‘Vi dico che non so di dove siete. Allontanatevi da me, voi tutti operatori di iniquità!’” (Lc 13:23-30)

Non si tratta di un testo isolato: tutto il Nuovo Testamento grida la verità, pagina dopo pagina, che nessuno si salva viaggiando lungo la “strada larga”: “Entrate per la porta stretta. Poiché larga è la porta e spaziosa è la via che porta alla perdizione e molti sono quelli che entrano per essa.” (Mt 7:13).

La Chiesa non ha mai cessato di gridare questa importantissima e urgentissima verità. Come culmine del suo Codice di Diritto Canonico la Chiesa presenta in tutta la sua maestosità, sobrietà e sinteticità la legge suprema che regola tutta la legislazione ecclesiastica: la salvezza delle anime. “Salus animarum lex maxima Ecclesiae” (La salvezza delle anime è la legge suprema della Chiesa).

La Società degli Ignaziani come parte della Chiesa, ha le stesse ragioni di esistere della Chiesa Cattolica, che, come il Corpo Mistico di Cristo, prolunga la ragione per l’Incarnazione della Seconda Persona della Trinità Benedetta: “Per noi uomini e per la nostra salvezza è sceso dai cieli” (Nicene Creed).

L’uomo, marchiato dal peccato originale, era senza difese di fronte all’antico nemico, Satana, e aveva bisogno di essere liberato “dalla schiavitù del peccato” (Catechismo della Chiesa Cattolica, n. 601) perché i suoi peccati, “che discendono da quello originale, sono punibili con la morte”. (Catechismo della Chiesa Cattolica, n. 602)

“Malati, la nostra natura chiedeva di essere guariti; quando si cade, di rialzarsi; morti, di risorgere. Avevamo perso il possesso del bene; era necessario per questo essere ricondotti a noi. Chiusi al buio, era necessario riportarci alla luce; in cattività, aspettavamo un Salvatore; prigionieri, un aiuto; schiavi, un liberatore.” (Catechismo della Chiesa Cattolica, n.457)

SALVEZZA DALLA DANNAZIONE ETERNA DELL’INFERNO

“Morire in peccato mortale senza pentirsi e accettare l’amore misericordioso di Dio significa rimanere separati da lui per sempre per una nostra libera scelta. Questo stato di autoesclusione definitiva dalla comunione con Dio e gli angeli viene chiamato ‘inferno’” (Catechismo della Chiesa Cattolica, n.1033).

Il Concilio Vaticano II, in continuità con la Tradizione della Chiesa, definisce l’inferno come “l’invitto fuoco” riservato a coloro che alla fine della vita si rifiutano di credere e di convertirsi, dove sia l’anima che il corpo possono andare perduti. Gesù proclama solennemente che “manderà i suoi angeli, ed essi prenderanno . . . tutti coloro che fanno del male, e li getteranno nella fornace del fuoco,” e pronuncerà la condanna: “Allontanati da me, tu maledetto, nel fuoco eterno!”” (Catechismo della Chiesa Cattolica, n.1034)

“Gli insegnamenti della Chiesa affermano l’esistenza dell’inferno e della sua eternità. Subito dopo la morte le anime di coloro che muoiono in uno stato di peccato mortale scendono agli inferi, dove soffrono le pene dell’inferno, “fuoco eterno.”617 La peggiore punizione dell’inferno è la separazione eterna da Dio, grazie al quale l’uomo puo’ possedere la vita e la felicità per cui è stato creato e alla quale tende.” (Catechismo della Chiesa Cattolica, n.1035)

“Le affermazioni delle Sacre Scritture e gli insegnamenti della Chiesa sull’inferno sono un richiamo alla responsabilità che incombe sull’uomo di fare uso della sua libertà in vista del suo destino eterno. Allo stesso tempo sono un richiamo urgente alla conversione: “Entrate per la porta stretta. Poiché larga è la porta e spaziosa è la via che porta alla perdizione e molti sono quelli che entrano per essa. Stretta è la porta e impervia è la via che porta alla luce, e coloro che la trovano sono pochi.”” (Catechismo della Chiesa Cattolica, n.1036)

SALVEZZA FINO ALLA REALIZZAZIONE TOTALE E ALLA GIOIA INFINITA NELLA VISIONE BEATA: IL PARADISO

Questa salvezza implica non solo la nostra liberazione dalla schiavitù degli Assi del Diavolo – l’attrazione gravitazionale verso il peccato che è dentro di noi, la corruzione del mondo intorno e Satana – ma va molto, molto più lontano:

Il Verbo si fece carne cosὶ che potessimo conoscere l’amore di Dio: “In questo l’amore di Dio si è manifestato tra noi, che Dio ha mandato il suo unico Figlio nel mondo, così noi dobbiamo vivere attraverso di lui.”72 “Perché Dio ha amato talmente tanto il mondo da dare il suo unico Figlio, che chiunque creda in lui non perirà ma avrà la vita eterna.” (Catechismo della Chiesa Cattolica,n. 458)

Il Verbo si fece carne per essere il nostro modello di santità: “Prendi il mio giogo su di te e impara da me.” “Io sono la via, la verità e la vita; Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me.”74Sulla montagna della Trasfigurazione, il Padre ordina: “Ascoltatelo!” Gesù è il modello per le Beatitudini e la norma della nuova legge: “Ama il prossimo tuo come ami te stesso.”76 Questo amore vuol dire un’offerta effettiva di noi stessi, dopo il suo esempio. (Catechismo della Chiesa Cattolica, n. 459)

Il Verbo si fece carne per renderci “partecipi della natura divina“:78 “Per questo motivo il Verbo divenne uomo, e il Figlio di Dio divenne il Figlio dell’uomo: affinché l’uomo, entrando in comunione con il Verbo e ricevendo la figliolanza divina, possa diventare un figlio di Dio.”79 “Poiché il Figlio di Dio si è fatto uomo perché noi possiamo diventare Dio.”80 “Il Figlio unigenito di Dio, volendo renderci partecipi della sua divinità, assunse la nostra natura in modo che lui, diventato uomo, potesse rendere gli uomini dei.” (Catechismo della Chiesa Cattolica, n. 460).