Il Cattolicesimo: La “Rivoluzione della Croce”
Come spiegato nell’articolo Uomini Concentrati sulla Rivoluzionaria Messa Tradizionale in Latino, il Cattolicesimo è il prolungamento dell’azione di redenzione di Nostro Signore Gesù Cristo – l’atto più rivoluzionario della storia perché ha permesso una rivoluzione interiore dell’individuo.
Come il Corpo Mistico di Cristo, la Chiesa prolunga questo potere per la rivoluzione soprattutto tramite la liturgia sacra (sacramenti, sacramentali, pubblica preghiera) il cui apice è il Santo Sacrificio della Messa.
Tra i vari venerabili riti orientali e occidentali si tratta del rito più antico, che è reso visibile dalla Messa tradizionale in Latino, e che è la sorgente della cultura della Cristianità.
“La frase infallibile del tempo” (Edward Gibbon): il Rito Antico ha mostrato il suo profilo rivoluzionario in molti modi nel primo millennio e durante la Cristianità medievale. Ma continuò ad essere rivoluzionario dal sedicesimo secolo in poi sebbene la civiltà che aveva contribuito a creare fosse assalita e distrutta dalle sempre vigorose forze liberate contro di lui.
“Questo ordine sociale Cattolico—Cristianità—visse una breve primavera della vita nel dodicesimo e tredicesimo secolo prima che l’avvento del clero corrotto e incompetente, il nominalismo filosofico, l’ascesa del nazionalismo, la Morte Nera, e la Guerra dei Cent’anni, ne minassero le fondamenta nei seguenti duecento anni. Poi cominciò l’era della “modernità” che, sebbene abbracci cinque secoli, ha un’unità coerente ideologicamente. Il fattore unificante è l’assalto all’etica culturale e sociopolitica della Cristianità. Questo assalto, dovuto alle sue radici filosofiche nello gnosticismo sociopolitico, e il suo uso frequente della violenza per raggiungere un utopico ordine mondiale, ha sempre più rifiutato non solo il Cattolicesimo ma anche la Legge Naturale e qualsiasi senso di eredità culturale dalle generazioni precedenti nella misura in cui il mondo ha sperimentato l’arrivo di un nuovo fenomeno—la rivoluzione socio-culturale. Le tappe successive e gli agenti di cambiamento del processo rivoluzionario possono essere identificati emblematicamente negli anni in cui si sono registrati degli eventi cruciali: lo scoppio della Rivoluzione Protestante nel 1517, la fondazione del primo Grand Lodge di Freemasonry a Londra nel 1717, la Rivoluzione Francese del 1789, la rivoluzione d’Ottobre marxista-leninista del 1917 in Russia, e la rivoluzione culturale marxista del 1968 che sta attualmente sradicando i resti dell’ordine sociale Cattolico.”[1]
Dall’inizio della Modernità, il ruolo del Rito Antico ha anche coinvolto i ferventi Cattolici a resistere con sfida alla sempre più militante società secolarizzata anticattolica costruita sull’ideologia che rifiuta di riconoscere i diritti di Dio e cerca di estirpare tutti i riferimenti al cattolicesimo nella politica, legge ed istruzione, giustificando il procedimento in nome del relativismo culturale.
Continuando ad affrontare l’Oriente, l’Antico Rito ha respirato un senso di storia e mistica del sacro che ha aiutato molti Cattolici a resistere. Li ha impregnati del chiaro senso di identità che Cristo aveva lasciato loro, ossia di essere distinti ed addirittura opposti al “mondo” biblicamente inteso come il mondo che rifiuta, ed anche odia Dio, e la sua Chiesa, un mondo sotto il potere satanico (Gv 14,30). “Essi non sono del mondo, così come non lo sono io (Gv 17:16).
Da qui, per secoli, la “Messa delle Ere” ha aiutato i Cattolici a maturare in quanto uomini e donne radicalmente indipendenti non solo dal secolarismo ma anche dalle diverse mode di ogni epoca e in particolare dallo “snobismo cronologico” con il quale si ritiene ingenuamente che una persona appartenente ad un certo tempo storico sia superiore a coloro che l’hanno preceduta. Ciò è stata la causa che ha reso uomini dei monarchi ingiusti e dei dittatori totalitari da Diocleziano a Mao-tze-tung se comparati a Thomas Becket, John Fisher, Thomas More, Oliver Plunkett, James Edward Walsh, e moltissimi altri.
Il Rito Antico attraverso la sua etica incentrata su Dio e sacrificale con il chiaro riconoscimento che Gesù Cristo è il Signore di tutta la realtà, pubblica e privata, inculcò nei Cattolici l’irremovibile convinzione che il Cattolicesimo, mentre non impone la Fede a nessuno, ha la missione di creare una società con un’etica Cattolica. Come alla raccolta per la celebrazione di Cristo il Re prega: “Dio Onnipotente Eterno, che nel Tuo amato Figlio, re di tutte le cose, hai volute restaurare di nuovo tutte le cose; concedi nella Tua misericordia che tutte le famiglie delle nazioni, lacerate dalla ferita del peccato, possano essere sottoposte alla Sua più delicata regola.”
Questa chiara identità portò numerosissimi non Cattolici ad attraversare la soglia della Chiesa e portò moltissimi altri a considerarla con rabbia o con rispetto – ma mai con indifferenza. Uno degli outsider rispettosi fu Winston Churchill, un uomo con un profondo senso della civiltà occidentale sebbene la sua educazione al Cristianesimo fosse stata scarsa. Il 23 agosto 1944, dopo un incontro privato in Vaticano con Pio XII, subito dopo citò a memoria il lungo tributo di Macaulay alla Chiesa Cattolica e concluse aggiungendo un commento personale inatteso: “Sentì che doveva esserci qualcosa in una fede che poteva sopravvivere per così tanti secoli e attirare così tanti uomini”.[2]
Il principale mezzo con cui l’Antica Fede teneva gli uomini prigionieri era il Rito Antico. Radicato nella vitalità della Tradizione, maestoso con l’aura della Verità, inculcava zelo ai missionari, forza ai martiri, sollievo agli eremiti, ispirazione a artisti, musicisti ed architetti, pace alle folle, secolo dopo secolo, generazione dopo generazione, per almeno due millenni ‒ e nel futuro.
La Chiamata alle Armi della Messa Tradizionale in Latino per Convertire una Società Secolarizzata
Le fondamenta per un ordine sociale Cattolico iniziano con la liturgia sacra. Solo attraverso la fondazione divinamente data dell’adorazione pubblica di Dio una società può essere costruita con somiglianza a Cristo, con un’anima cattolica.
Perché una società, sebbene sia la somma totale degli individui che la compongono, è nonostante ciò costituita e determinata dalle qualità dei suoi partecipanti.
Attraverso la trasformazione dei singoli Cattolici, l’anima della società può essere rinnovata– in effetti, questo è l’unico modo in cui essa può essere rinnovata da uno stato di estraniazione da Dio fino ad una somiglianza con Cristo.
E’ attraverso la sacra liturgia, eseguita in tutto il suo splendore tradizionale, che gli uomini intuiscono che l’onore lì donato a Dio deve fluire dalla liturgia a tutti i settori della società– la famiglia, l’istruzione, la politica, l’intrattenimento – cosicché il suo Nome sia tenuto santo, il Suo Regno possa venire, la Sua volontà sia fatta in Cielo così in terra.
“I misteri del grande sacrificio, i sacramenti, i sacramentali, le fasi del ciclo Cristiano, così ricchi in grazia e luce, le cerimonie, questa lingua sublime con cui la Chiesa parla di Dio in presenza degli uomini; in una parola, tutte queste meraviglie saranno di nuovo familiari al popolo di fedeli. L’istruzione Cattolica sarà di nuovo di grande e sublime interesse per le masse e dominerà tutti gli altri [interessi]; e il mondo capirà nuovamente che la religione è la cosa buona primaria per l’individuo, la famiglia, la città, le nazioni e l’intera razza umana.” (Dom Guéranger)
Dunque, l’Ignaziano, sotto lo sguardo del Cristo Crocifisso dove ha scelto di vivere la sua vita terrena, dedicherà le sue energie a piantare la Croce mistica della liturgia fermamente tra gli uomini convinti come lui della verità delle parole del Divino Salvatore: “E io, quando sarò innalzato dalla terra, trarrò tutti a me” (Giovanni 12:32).
Piantando la sacra liturgia del Santo Sacrificio della Messa e il resto della liturgia al centro delle vite dell’uomo l’Ignaziano sa di aver piantato la Croce. Da questo epicentro a forma di chiave si irradieranno, un’onda dopo l’altra, la luce e l’energia per invadere, rivoluzionare e trasformare la cultura secondo lo schema dell’epicentro.
È qui, in ginocchio davanti all’eroico cuore di Gesù Cristo presente sulla croce mistica, che nascono gli individui creativi e le minoranze della cultura cristiana perché è qui che i cattolici non solo imparano la loro identità, ma si trasformano nella loro identità.
[1] Citato in William J. Slattery, Heroism and Genius (Stampa Ignaziana, 2017). Vedere anche Christopher Dawson, The Gods of Revolution (Washington, D.C.: Stampa dell’Università Cattolica d’America Press, 2015); Eric Voegelin, Modernity Without Restraint: The Political Religions, The New Science of Politics, and Science, Politics, and Gnosticism (Columbia: University of Missouri Press, 2000); Augusto del Noce, The Crisis of Modernity (Montreal: McGill-Queen’s University Press, 2014). Per un esempio sull’uso della violenza nell’ideologia rivoluzionaria, vedere l’analisi del primo genocidio dei tempi moderni, il massacro dei Cattolici nel 1793–1794 della Vendée dai rivoluzionari francesi il cui motto era “liberté, égalité, fraternité” in Reynald Secher, A French Genocide: The Vendée (Notre Dame: University of Notre Dame Press, 2003); Michael Davies, For Altar and Throne: The Rising in the Vendée (Forest Lake: Remnant Press, 1997). Per la visione Cattolica di libertà, uguaglianza e fraternità, vedere Roberto de Mattei, Blessed Pius IX (Leominster: Gracewing, 2004), pp. 147–68; also H. J. A. Sire, Phoenix from the Ashes: The Making, Unmaking, and Restoration of Catholic Tradition (Kettering, Ohio: Angelico Press, 2015), pp. 166–69.
[2]LORD MORAN, Churchill. Taken from the Diaries of Lord Moran, Houghton Mifflin, Boston, 1966, p. 186. Lord Moran era il fisico personale di Churchill.